Preamboli delle Costituzioni
Preamboli delle Costituzioni
Ad eccezione delle Costituzioni d’Italia, Austria, Belgio, Danimarca, Olanda e Svezia, normalmente le carte costituzionali contengono, prima delle disposizioni vere e proprie, dei preamboli in cui sono indicati gli obiettivi ed i programmi della costituzione.
I (—), che di solito si richiamano alle dichiarazioni dei diritti fondamentali [vedi], per il loro contenuto ideologico e generico non sono considerati da una parte della dottrina di natura precettiva e, quindi, di immediata applicazione come il testo vero e proprio della costituzione. Tutt’al più, si dice, essi esprimono princìpi attivabili in chiave interpretativa, come espressioni delle decisioni del potere politico.
Tuttavia, questa affermazione è oggi quasi del tutto abbandonata:
— sia perché il preambolo, comunque, enuncia i princìpi-cardine che ispirano la costituzione e che rappresentano, anzi, un corpo di norme inattaccabili anche da leggi di rango costituzionale;
— sia perché gli stessi (—) costituiscono comunque i fondamentali criteri interpretativi delle costituzioni stesse.
Esempi di tali (—) sono nella costituzione degli Stati Uniti d’America, in cui si fa richiamo all’origine popolare della costituzione; in quella della Francia della IV e della V Repubblica; in quella di Weimar [vedi Weimar (Costituzione di)], che richiama la “volontà del popolo tedesco” e in quella portoghese che fa riferimento alla caduta del fascismo ed alla fine del colonialismo.
Ad eccezione delle Costituzioni d’Italia, Austria, Belgio, Danimarca, Olanda e Svezia, normalmente le carte costituzionali contengono, prima delle disposizioni vere e proprie, dei preamboli in cui sono indicati gli obiettivi ed i programmi della costituzione.
I (—), che di solito si richiamano alle dichiarazioni dei diritti fondamentali [vedi], per il loro contenuto ideologico e generico non sono considerati da una parte della dottrina di natura precettiva e, quindi, di immediata applicazione come il testo vero e proprio della costituzione. Tutt’al più, si dice, essi esprimono princìpi attivabili in chiave interpretativa, come espressioni delle decisioni del potere politico.
Tuttavia, questa affermazione è oggi quasi del tutto abbandonata:
— sia perché il preambolo, comunque, enuncia i princìpi-cardine che ispirano la costituzione e che rappresentano, anzi, un corpo di norme inattaccabili anche da leggi di rango costituzionale;
— sia perché gli stessi (—) costituiscono comunque i fondamentali criteri interpretativi delle costituzioni stesse.
Esempi di tali (—) sono nella costituzione degli Stati Uniti d’America, in cui si fa richiamo all’origine popolare della costituzione; in quella della Francia della IV e della V Repubblica; in quella di Weimar [vedi Weimar (Costituzione di)], che richiama la “volontà del popolo tedesco” e in quella portoghese che fa riferimento alla caduta del fascismo ed alla fine del colonialismo.