Postaccursiani
Postaccursiani
Tale termine, talvolta usato con riferimento ai Commentatori [vedi], propriamente si riferisce a quei giuristi che operarono verso la metà del Duecento, nel periodo di transizione dalla Magna glossa [vedi Glossa Accursiana] di Accursio [vedi] al Commento.
Tale periodo, denso di contraddizioni e di travaglio esegetico, durò circa un cinquantennio e fu caratterizzato da una netta tendenza all’accostamento della scienza alla pratica.
La scuola dei (—), detta anche dei postglossatori, segnò una decadenza dal punto di vista della scienza giuridica, poiché invece di ricorrere ai testi di diritto romano si commentò la glossa. Tuttavia i (—), svincolandosi dall’interpretazione testuale, trovarono una via nuova, in quanto nella ricerca di principi giuridici astratti considerarono tutte le fonti vive del diritto (consuetudini, norme statutarie, norme di diritto canonico), spianando la strada a quel nuovo indirizzo, che sfociò nella scuola dei Commentatori.
L’attività dei (—) si svolse prevalentemente intorno ad argomenti monografici e si affermò in tale periodo il nuovo genere letterario del tractatus [vedi].
Tra i numerosi giuristi di questo periodo ricordiamo Guido da Guzzara, Dino del Mugello [vedi], Martino da Fano, Rolandino de’ Passaggieri [vedi], Alberto da Gandino [vedi], Guglielmo Durante [vedi].
Tale termine, talvolta usato con riferimento ai Commentatori [vedi], propriamente si riferisce a quei giuristi che operarono verso la metà del Duecento, nel periodo di transizione dalla Magna glossa [vedi Glossa Accursiana] di Accursio [vedi] al Commento.
Tale periodo, denso di contraddizioni e di travaglio esegetico, durò circa un cinquantennio e fu caratterizzato da una netta tendenza all’accostamento della scienza alla pratica.
La scuola dei (—), detta anche dei postglossatori, segnò una decadenza dal punto di vista della scienza giuridica, poiché invece di ricorrere ai testi di diritto romano si commentò la glossa. Tuttavia i (—), svincolandosi dall’interpretazione testuale, trovarono una via nuova, in quanto nella ricerca di principi giuridici astratti considerarono tutte le fonti vive del diritto (consuetudini, norme statutarie, norme di diritto canonico), spianando la strada a quel nuovo indirizzo, che sfociò nella scuola dei Commentatori.
L’attività dei (—) si svolse prevalentemente intorno ad argomenti monografici e si affermò in tale periodo il nuovo genere letterario del tractatus [vedi].
Tra i numerosi giuristi di questo periodo ricordiamo Guido da Guzzara, Dino del Mugello [vedi], Martino da Fano, Rolandino de’ Passaggieri [vedi], Alberto da Gandino [vedi], Guglielmo Durante [vedi].