Parma e Piacenza
Parma e Piacenza [ducato di]
Creato nel 1545 da papa Paolo III Farnese (1534-1549) per suo figlio Pier Luigi. Rimasto ai Farnese fino alla loro estinzione (1731), l’anno successivo passò ai Borbone [vedi] di Spagna, nella persona di don Carlos (figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese) che nel 1738 lo cedette all’Austria in cambio del Regno delle Due Sicilie.
Nel 1748, in applicazione del trattato di Aquisgrana [vedi Aquisgrana (pace di)], il (—), a cui si aggiunse il ducato di Guastalla, tornò ai Borbone di Spagna fino al 1802. Seguirono 12 anni di dominio francese. Nel 1814 il (—) fu assegnato a Maria Luisa, ex imperatrice dei francesi e moglie di Napoleone. Alla morte di Maria Luisa il (—) ritornò ai Borbone, eccetto il ducato di Guastalla, ceduto al duca di Modena.
Nel 1860 si verificò la cacciata dei Borbone e l’annessione plebiscitaria del (—) al Regno di Sardegna.
Creato nel 1545 da papa Paolo III Farnese (1534-1549) per suo figlio Pier Luigi. Rimasto ai Farnese fino alla loro estinzione (1731), l’anno successivo passò ai Borbone [vedi] di Spagna, nella persona di don Carlos (figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese) che nel 1738 lo cedette all’Austria in cambio del Regno delle Due Sicilie.
Nel 1748, in applicazione del trattato di Aquisgrana [vedi Aquisgrana (pace di)], il (—), a cui si aggiunse il ducato di Guastalla, tornò ai Borbone di Spagna fino al 1802. Seguirono 12 anni di dominio francese. Nel 1814 il (—) fu assegnato a Maria Luisa, ex imperatrice dei francesi e moglie di Napoleone. Alla morte di Maria Luisa il (—) ritornò ai Borbone, eccetto il ducato di Guastalla, ceduto al duca di Modena.
Nel 1860 si verificò la cacciata dei Borbone e l’annessione plebiscitaria del (—) al Regno di Sardegna.