Monarcomachi

Monarcomachi

Dal greco mónarchos (monarca) e machos, da máchestai (combattere).
Gruppo di giuristi e storici francesi uniti dalla fede calvinista e dall’odio contro la persecuzione tirannica (fine del XVI secolo). Tra i principali esponenti sono da annoverare: François Hotman [vedi Hotman François]; Teodoro di Bèze, autore del trattato Du droit des magistrats sur leurs sujets (1575); Hubert Languet e Philippe du Plessis-Mornay, autori delle Vindiciae contra Tyrannos (1579). I (—) ritenevano che tutti i regimi si fondassero sul consenso popolare, ma che ogni potere dipendesse da Dio. Pertanto anche il potere del popolo proveniva da Dio, e la stessa ribellione al tiranno era di diritto divino.
I testi dei (—) utilizzavano frequentemente i termini “patto” e “contratto”, tanto che si può vedere in essi gli antesignani del contrattualismo [vedi]. L’influenza dei (—) si avvertì soprattutto in Inghilterra e in Olanda durante il XVII secolo, a favore delle idee liberali, delle quali i (—) furono precursori, pur con delle ambiguità, derivanti dal richiamo alla libertà fatto in nome del dogmatismo.