Milano
Milano [ducato di]
Stato costituto il 5 settembre 1395, eretto in ducato dall’imperatore Venceslao (1361-1419) per Gian Galeazzo Visconti (1351-1402). In tal modo ebbe fine l’autonomia dei comuni che già costituivano lo Stato di Milano.
Nel 1397 assunse anche la denominazione di ducato di Lombardia e comprese la parte centro-settentrionale della pianura padana: inizialmente Milano, Brescia, Cremona, Pavia, Como, Novara, Vercelli, Bobbio, Tortona, Lodi, Reggio, Parma, Piacenza, Crema, Soncino, Verona, Vicenza, Borgo S. Donnino, Feltre, Pontremoli, Belluno, Sarzana e Bassano. Tuttavia, la politica espansionistica di Gian Galeazzo ampliò il (—) dalle Alpi centrali a Bologna e dagli Appennini a Belluno. Con lui e con i suoi successori parve aspirare a divenire Stato nazionale, giungendo fino a Genova, Pisa, Siena, Spoleto e minacciando la stessa Firenze.
Con l’improvvisa morte di Gian Galeazzo l’unificazione politica del (—) fu messa in crisi. Seguì un lungo periodo di guerre e di anarchia, che ebbe fine con il nuovo duca Filippo Maria (1412-1447). Alla morte di questi si estinse la linea ducale dei Visconti. Con il passaggio agli Sforza (1450) il (—) conobbe un periodo di mirabile floridezza. La prosperità del (—) e la minaccia di ulteriori conquiste destarono preoccupazioni naturali negli Stati limitrofi; dopo estenuanti guerre, Venezia con la pace di Lodi (1454) estese le sue conquiste di terraferma fino all’Adda e la Confederazione svizzera s’impadronì della Valle Leventina (1474) e di Bellinzona.
Le manovra di Lodovico Sforza detto il Moro (1452-1508), provocando la discesa in Italia di Carlo VIII di Francia (1470-1498) aprirono il disastroso periodo delle lotte tra Spagna e Francia e il (—) divenne preda degli stranieri (in tale periodo si ebbero due brevi restaurazioni sforzesche tra il 1512 e il 1535). Nel 1535, alla morte di Francesco II Sforza, Carlo V d’Asburgo [vedi] assorbì il (—) nei possedimenti degli Asburgo, conferendo il titolo ducale al figlio Filippo II (1527-1598).
Estintasi la dinastia degli Asburgo di Spagna e conclusasi la guerra di successione spagnola (1701-1714), il (—) entrò nel 1714 nell’orbita degli Asburgo d’Austria, subendo notevoli limitazioni territoriali a vantaggio del Piemonte.
Stato costituto il 5 settembre 1395, eretto in ducato dall’imperatore Venceslao (1361-1419) per Gian Galeazzo Visconti (1351-1402). In tal modo ebbe fine l’autonomia dei comuni che già costituivano lo Stato di Milano.
Nel 1397 assunse anche la denominazione di ducato di Lombardia e comprese la parte centro-settentrionale della pianura padana: inizialmente Milano, Brescia, Cremona, Pavia, Como, Novara, Vercelli, Bobbio, Tortona, Lodi, Reggio, Parma, Piacenza, Crema, Soncino, Verona, Vicenza, Borgo S. Donnino, Feltre, Pontremoli, Belluno, Sarzana e Bassano. Tuttavia, la politica espansionistica di Gian Galeazzo ampliò il (—) dalle Alpi centrali a Bologna e dagli Appennini a Belluno. Con lui e con i suoi successori parve aspirare a divenire Stato nazionale, giungendo fino a Genova, Pisa, Siena, Spoleto e minacciando la stessa Firenze.
Con l’improvvisa morte di Gian Galeazzo l’unificazione politica del (—) fu messa in crisi. Seguì un lungo periodo di guerre e di anarchia, che ebbe fine con il nuovo duca Filippo Maria (1412-1447). Alla morte di questi si estinse la linea ducale dei Visconti. Con il passaggio agli Sforza (1450) il (—) conobbe un periodo di mirabile floridezza. La prosperità del (—) e la minaccia di ulteriori conquiste destarono preoccupazioni naturali negli Stati limitrofi; dopo estenuanti guerre, Venezia con la pace di Lodi (1454) estese le sue conquiste di terraferma fino all’Adda e la Confederazione svizzera s’impadronì della Valle Leventina (1474) e di Bellinzona.
Le manovra di Lodovico Sforza detto il Moro (1452-1508), provocando la discesa in Italia di Carlo VIII di Francia (1470-1498) aprirono il disastroso periodo delle lotte tra Spagna e Francia e il (—) divenne preda degli stranieri (in tale periodo si ebbero due brevi restaurazioni sforzesche tra il 1512 e il 1535). Nel 1535, alla morte di Francesco II Sforza, Carlo V d’Asburgo [vedi] assorbì il (—) nei possedimenti degli Asburgo, conferendo il titolo ducale al figlio Filippo II (1527-1598).
Estintasi la dinastia degli Asburgo di Spagna e conclusasi la guerra di successione spagnola (1701-1714), il (—) entrò nel 1714 nell’orbita degli Asburgo d’Austria, subendo notevoli limitazioni territoriali a vantaggio del Piemonte.