Marsilio da Padova
Marsilio da Padova (Padova 1275 - Monaco di Baviera 1343)
Teologo e filosofo italiano.
Dopo gli studi di medicina, divenne maestro di teologia. Fu rettore dell’Università di Parigi (1312-1313), dove entrò in contatto con il pensiero averroista. Nel 1324 portò a termine il Defensor pacis, nel quale sostenne l’origine naturale dello Stato, in opposizione al concetto dell’impero quale istituzione divina. (—) pose in risalto l’origine popolare del potere dell’imperatore.
Negò ogni autorità alla Chiesa, poiché l’autorità proviene solo dallo Stato. Soltanto quest’ultimo dispone della sanzione. (—) negò l’esistenza di una società specificamente spirituale: è lo Stato che deve provvedere alle esigenze spirituali dei suoi membri. La negazione radicale della Chiesa implica pertanto l’universalità totale dello Stato.
Per sfuggire alla persecuzione papale si rifugiò presso Ludovico IV il Bavaro, di cui divenne consigliere. Nel 1328 assunse l’incarico di vicario imperiale per Roma. Dopo il fallimento dell’impresa di Ludovico, fu scomunicato e ritornò in Germania.
Altre opere: Defensor minor (1341-1342); De translatione imperii.
Teologo e filosofo italiano.
Dopo gli studi di medicina, divenne maestro di teologia. Fu rettore dell’Università di Parigi (1312-1313), dove entrò in contatto con il pensiero averroista. Nel 1324 portò a termine il Defensor pacis, nel quale sostenne l’origine naturale dello Stato, in opposizione al concetto dell’impero quale istituzione divina. (—) pose in risalto l’origine popolare del potere dell’imperatore.
Negò ogni autorità alla Chiesa, poiché l’autorità proviene solo dallo Stato. Soltanto quest’ultimo dispone della sanzione. (—) negò l’esistenza di una società specificamente spirituale: è lo Stato che deve provvedere alle esigenze spirituali dei suoi membri. La negazione radicale della Chiesa implica pertanto l’universalità totale dello Stato.
Per sfuggire alla persecuzione papale si rifugiò presso Ludovico IV il Bavaro, di cui divenne consigliere. Nel 1328 assunse l’incarico di vicario imperiale per Roma. Dopo il fallimento dell’impresa di Ludovico, fu scomunicato e ritornò in Germania.
Altre opere: Defensor minor (1341-1342); De translatione imperii.