Marino da Caramanico

Marino da Caramanico (?-1288 ca)

Giureconsulto e professore dello Studio di Napoli [vedi Studium]. Fu autore di una glossa ordinaria al codice federiciano [vedi Glossa; Liber Augustalis], scritta durante il regno di Carlo I d’Angiò [vedi] (1266-1285), probabilmente tra il 1278 e il 1283. Utilizzando il metodo accursiano [vedi Accursio], (—) riordinò e selezionò le glosse dei giuristi che avevano studiato il Liber Augustalis, aggiungendovene altre proprie.
Scrisse un proemio, nel quale analizzava i rapporti tra il regno di Sicilia, l’impero e la Chiesa, elaborando in tal modo una delle prime monografie giuridiche di cui si abbia conoscenza. In esso analizzò il problema dello Stato e della plenitudo potestatis, utilizzando la celebre formula “rex superiorem non recognoscens in regno suo est imperator”. Pur non potendosi ritenere l’autore dell’espressione, (—) è però il primo giurista che la utilizzi in chiave scientifica e non per favorire un particolare sovrano, arrivando, in tal modo, a formulare una teoria generale dello Stato.
L’analisi di (—) riconosceva l’autorità del sovrano sia all’esterno del regno, sia verso le autonomie particolari. (—) affermava, inoltre, la superiorità della “costituzione” sulla consuetudine, ritenendo che tutte le consuetudini con essa contrastanti, anche successive, dovessero intendersi abrogate.