Magna charta libertatum
Magna charta libertatum (Grande carta della libertà)
Carta fondamentale dei diritti e delle libertà promulgata in Inghilterra il 15 giugno 1215 dopo una lunga lotta tra i feudatari ed il re Giovanni Senza Terra (1199-1216).
Composta di 63 articoli, successivamente ridotti a 47, contiene le prime fondamentali disposizioni concernenti la libertà e l’inviolabilità della Chiesa e dei cittadini, nonché norme regolatrici dei conflitti feudali e ulteriori prescrizioni che conferivano particolari prerogative ai baroni.
Contiene, inoltre, alcuni princìpi di grande importanza, soprattutto in campo giudiziario [vedi Habeas corpus].
Con la (—) fu creato anche il Magnum Concilium, che aveva l’importante compito di concedere o meno il proprio assenso alla riscossione da parte del re di tributi eccedenti quelli pattuiti con la nobiltà; quest’organo si trasformò, poi, nel futuro parlamento inglese [vedi Parlamenti].
La (—) rappresenta il primo documento costituzionale sulle libertà inglesi ed è ancora oggi in vigore.
Carta fondamentale dei diritti e delle libertà promulgata in Inghilterra il 15 giugno 1215 dopo una lunga lotta tra i feudatari ed il re Giovanni Senza Terra (1199-1216).
Composta di 63 articoli, successivamente ridotti a 47, contiene le prime fondamentali disposizioni concernenti la libertà e l’inviolabilità della Chiesa e dei cittadini, nonché norme regolatrici dei conflitti feudali e ulteriori prescrizioni che conferivano particolari prerogative ai baroni.
Contiene, inoltre, alcuni princìpi di grande importanza, soprattutto in campo giudiziario [vedi Habeas corpus].
Con la (—) fu creato anche il Magnum Concilium, che aveva l’importante compito di concedere o meno il proprio assenso alla riscossione da parte del re di tributi eccedenti quelli pattuiti con la nobiltà; quest’organo si trasformò, poi, nel futuro parlamento inglese [vedi Parlamenti].
La (—) rappresenta il primo documento costituzionale sulle libertà inglesi ed è ancora oggi in vigore.