Liber sextus
Liber sextus
Collezione delle decretali emanate successivamente al Liber extra [vedi], voluta da Bonifacio VIII [vedi] per eliminare alcune incongruenze nel diritto canonico. Fu opera di Guglielmo Mandagot, arcivescovo di Embrum, di Berengario Fredoli, vescovo di Beziers e del vice-cancelliere Riccardo Petroni di Siena. Il (—) è così chiamato, perché seguiva i cinque libri del Liber extra. Esso fu promulgato nel 1298. Attraverso l’approvazione pontificia acquistò ufficialità, entrando in tal modo a far parte del Corpus iuris canonici [vedi].
Secondo la bolla di promulgazione del (—), le decretali posteriori a Gregorio IX non comprese nel (—), dovevano intendersi abrogate.
Collezione delle decretali emanate successivamente al Liber extra [vedi], voluta da Bonifacio VIII [vedi] per eliminare alcune incongruenze nel diritto canonico. Fu opera di Guglielmo Mandagot, arcivescovo di Embrum, di Berengario Fredoli, vescovo di Beziers e del vice-cancelliere Riccardo Petroni di Siena. Il (—) è così chiamato, perché seguiva i cinque libri del Liber extra. Esso fu promulgato nel 1298. Attraverso l’approvazione pontificia acquistò ufficialità, entrando in tal modo a far parte del Corpus iuris canonici [vedi].
Secondo la bolla di promulgazione del (—), le decretali posteriori a Gregorio IX non comprese nel (—), dovevano intendersi abrogate.