Liber papiensis
Liber papiensis
Raccolta di leggi longobarde e franche emanate tra il VII e l’XI secolo, già comprese in due antologie precedenti: l’Edictum regum Langobardorum e il Capitulare Italicum [vedi]. Il primo comprendeva gli editti longobardi tra il 643 e il 755, il secondo i capitolari dei re franchi per il Regno d’Italia e le leggi di altri re italici ed imperatori tedeschi fino alla metà del secolo XI.
Fu detta papiensis da Merckel, che la ritenne opera della scuola di Pavia. È nota anche come Liber legis longobardorum, che è il nome usato dalle fonti antiche. In effetti l’origine pavese appare oggi dubbia. L’opera, databile all’XI secolo, ci è pervenuta in diverse redazioni, una delle quali è conosciuta come “gualcosina”, dal nome del presunto autore: Gualcosio. Quest’ultima presenta insieme ai testi, delle interpolazioni, che arrivano a modificare il testo delle leggi.
Raccolta di leggi longobarde e franche emanate tra il VII e l’XI secolo, già comprese in due antologie precedenti: l’Edictum regum Langobardorum e il Capitulare Italicum [vedi]. Il primo comprendeva gli editti longobardi tra il 643 e il 755, il secondo i capitolari dei re franchi per il Regno d’Italia e le leggi di altri re italici ed imperatori tedeschi fino alla metà del secolo XI.
Fu detta papiensis da Merckel, che la ritenne opera della scuola di Pavia. È nota anche come Liber legis longobardorum, che è il nome usato dalle fonti antiche. In effetti l’origine pavese appare oggi dubbia. L’opera, databile all’XI secolo, ci è pervenuta in diverse redazioni, una delle quali è conosciuta come “gualcosina”, dal nome del presunto autore: Gualcosio. Quest’ultima presenta insieme ai testi, delle interpolazioni, che arrivano a modificare il testo delle leggi.