Leibniz Gottfried Wilhelm von
Leibniz Gottfried Wilhelm von (Lipsia 1646 – Hannover 1716)
Filosofo e matematico tedesco.
Studioso dai molteplici interessi (fu anche storico, giurista, filologo), (—) cercò di influenzare i più importanti sovrani del suo tempo (Luigi XIV e Pietro il Grande, tra gli altri).
Per quanto riguarda gli studi giuridici, (—) distinse tre gradi del diritto naturale [vedi]: il diritto stretto (“non nuocere ad alcuno”), l’equità (“trattare ciascuno secondo quanto gli è dovuto”) e la giustizia universale (“vivere piamente”), che consiste nell’amore per l’ordine stabilito da Dio. Per (—) il compimento del proprio dovere equivale ad obbedire alla ragione. In tal modo si realizzano gli intenti del bene comune, che corrisponde alla gloria di Dio. Non vi è maggior interesse individuale, per (—), che quello di abbracciare l’interesse generale.
In politica (—) promosse iniziative indirizzate all’unità e alla conciliazione. Nel 1670 propose una federazione degli Stati tedeschi; auspicò un’organizzazione internazionale che garantisse la pace europea e l’espansione della cristianità. Scrisse sull’unità delle lingue e auspicò gli scambi culturali tra Paesi diversi. In campo economico fu protezionista.
Il pensiero di (—) risentì del clima razionalistico europeo che sarà poi pienamente espresso dall’Illuminismo [vedi].
Tra le sue opere: Nuovi saggi sull’intelletto umano (1704); Saggi di teodicea (1710); Monadologia (1714).
Filosofo e matematico tedesco.
Studioso dai molteplici interessi (fu anche storico, giurista, filologo), (—) cercò di influenzare i più importanti sovrani del suo tempo (Luigi XIV e Pietro il Grande, tra gli altri).
Per quanto riguarda gli studi giuridici, (—) distinse tre gradi del diritto naturale [vedi]: il diritto stretto (“non nuocere ad alcuno”), l’equità (“trattare ciascuno secondo quanto gli è dovuto”) e la giustizia universale (“vivere piamente”), che consiste nell’amore per l’ordine stabilito da Dio. Per (—) il compimento del proprio dovere equivale ad obbedire alla ragione. In tal modo si realizzano gli intenti del bene comune, che corrisponde alla gloria di Dio. Non vi è maggior interesse individuale, per (—), che quello di abbracciare l’interesse generale.
In politica (—) promosse iniziative indirizzate all’unità e alla conciliazione. Nel 1670 propose una federazione degli Stati tedeschi; auspicò un’organizzazione internazionale che garantisse la pace europea e l’espansione della cristianità. Scrisse sull’unità delle lingue e auspicò gli scambi culturali tra Paesi diversi. In campo economico fu protezionista.
Il pensiero di (—) risentì del clima razionalistico europeo che sarà poi pienamente espresso dall’Illuminismo [vedi].
Tra le sue opere: Nuovi saggi sull’intelletto umano (1704); Saggi di teodicea (1710); Monadologia (1714).