Laudamenta curiae

Laudamenta curiae

Presso i Carolingi [vedi] erano le sentenze pronunziate dagli scabini [vedi] alla presenza del popolo, dal conte o dal missus [vedi Missi dominici] che presiedeva il Tribunale.
Venivano formulate in astratto, indipendentemente dalla fattispecie concreta che le aveva originate ed anche senza che fosse in atto una lite giudiziaria, al solo scopo di dirimere dubbi per il futuro. Poiché servivano per l’avvenire, i (—) dovevano essere conservati. Col tempo vennero accumulandosi e diedero origine ad uno dei più antichi e attendibili nuclei di diritto consuetudinario locale.