Intendente

Intendente

Ufficiale che in Francia, nei secoli XVII e XVIII era posto a capo di ciascuna circoscrizione amministrativa, in cui il regno era suddiviso.
Rappresentante locale del sovrano e strumento di accentramento monarchico, egli svolgeva funzioni d’ordine pubblico e di amministrazione giudiziaria e finanziaria.
Intendenti furono anche chiamati i funzionari che nell’Italia napoleonica furono messi a capo delle amministrazioni del Regno di Napoli prima e del Regno delle Due Sicilie poi.
La l. 8 agosto 1806, infatti, recependo il modello francese, divise il territorio nazionale in province, a capo delle quali fu posto un (—), e distretti a capo dei quali fu posto un sottointendente. La suddetta legge prevedeva, inoltre, la dipendenza dell’(—) dal Ministero dell’Interno per l’amministrazione civile, dal Ministero delle Finanze per l’amministrazione finanziaria e dal Ministero della Polizia per l’amministrazione di polizia. Per le materie di competenza di altri ministeri, gli intendenti sarebbero stati incaricati dai rispettivi ministri.
Eccezionalmente, all’(—) di Napoli venne affidata soltanto la competenza sull’amministrazione civile e finanziaria, mentre quella di polizia venne attribuita al commissariato generale.
Infine, la legge impose agli intendenti di effettuare una visita biennale nelle province, allo scopo di controllare la situazione e proporre al sovrano i suggerimenti idonei a migliorarla.