Hegel Georg Wilhelm Friedrich

Hegel Georg Wilhelm Friedrich (Stoccarda 1770 - Berlino 1831)

Filosofo tedesco, profondamente influenzato dai principali avvenimenti storici del suo tempo, ossia dalla Rivoluzione francese [vedi] sino alla reviviscenza nazionalistica tedesca dei primi dell’800.
Tra i suoi principali scritti si annoverano una Fenomenologia dello Spirito (1806- 1807), l’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (1817) ed i Lineamenti della filosofia del diritto (1821).
Il suo pensiero fu la più alta manifestazione dell’idealismo. Per (—), infatti, il principio della realtà è l’Idea, in cui “tutto è uno” ed i singoli elementi che se ne distinguono non sono altro che una manifestazione di essa.
Anche la Storia non è altro che la realtà stessa dell’Idea, nel suo concretarsi razionale ed oggettivo. Come la logica descrive il processo ideale dello Spirito, così la Storia ne descrive il processo reale, determinantesi in una data dimensione spaziale e temporale.
Nella Storia, intesa come continua evoluzione di una civiltà universale, il ruolo predominante è assunto dalle culture nazionali, mosse da uno spirito nazionale che opera attraverso gli individui. Ciascun prodotto della Nazione trova, secondo (—), il suo massimo compimento nello Stato, espressione della volontà, dello Spirito e del destino di un popolo.
La piena realizzazione di un individuo si verifica, dunque, nella completa dedizione alla Nazione.
La filosofia hegeliana ha segnato profondamente la coscienza storica moderna, inculcandole il senso di un fecondo realismo che ha fugato una volta per tutte il pensiero utopico ed ha permesso di abbracciare la convinzione che ciò che esiste storicamente non può essere semplicisticamene liquidato come accidentale o irrazionale ma ha il diritto di essere analizzato e compreso.