Guerre di religione

Guerre di religione

Conflitti che si susseguirono negli Stati dell’Europa centro-settentrionale dalla pace di Cateau-Cambrésis (1559) [vedi Cateau-Cambrésis (pace di)] alla pace di Westfalia (1648) [vedi Westfalia (pace di)] e che vide impegnati Stati cattolici contro Stati passati alla Riforma o, all’interno di uno stesso Stato, il partito cattolico contro quello protestante.
In tali conflitti il motivo religioso spesso fu assunto quale pretesto ideologico, a copertura di preponderanti interessi politici, economici e sociali.
Momenti salienti delle (—) furono le guerre civili di Francia (1562-1598), la lotta tra l’Inghilterra di Elisabetta I e la Spagna di Filippo II e la guerra dei trent’anni (1618-1648), combattuta fra la monarchia francese e gli Asburgo per il predominio in Europa.
In Francia, le lotte interne fra cattolici e calvinisti (a cui il nome di guerre di religione si suole particolarmente attribuire in senso più ristretto) furono scatenate dai cattolici, insoddisfatti della politica oscillante attuata da Caterina de’Medici verso gli ugonotti. Si conclusero con l’editto di Nantes (1598) che regolò le convivenze delle due confessioni e attribuì agli ugonotti la libertà di culto.
Il conflitto tra Inghilterra e Spagna fu determinato dalla ribellione dei calvinisti dei Paesi bassi al dominio della Spagna cattolica e dallo schierarsi dell’Inghilterra anglicana a favore dei primi.
La pace di Westfalia, che concluse la guerra dei trent’anni, pose fine alle (—).