Genovesi Antonio
Genovesi Antonio (Castiglione, Salerno 1713 - Napoli, 1769)
Filosofo ed economista. Fu il massimo esponente italiano dell’empirismo di Locke [vedi Locke John]. Compì gli studi al seminario di Buccino e in seguito divenne insegnante nel seminario di Salerno. Nel 1737 fu ordinato prete e l’anno successivo si trasferì a Napoli, dove insegnò filosofia e teologia in alcune scuole private. In seguito all’insuccesso nel concorso per una cattedra di teologia e grazie all’incontro con Broggia e Galiani, i maggiori economisti meridionali, fu spinto ad interessarsi di economia. Scrisse: Elementi di Metafisica (1743), Logica pe’ giovanetti (1766), la prima parte della Diocesina o sia filosofia dell’onesto e del giusto (1766, mentre la seconda parte fu pubblicata postuma nel 1781). Legò il suo nome tuttavia alle Lezioni di commercio o sia di economia civile (1765-1767), tenute alla prima cattedra europea di economia politica, istituita a Napoli apposta per lui nel 1754 ed in cui sostenne, alla luce delle nuove dottrine fisiocratiche [vedi Fisiocratici] e liberiste la libertà del commercio e l’autonomia della produzione, criticando l’ordine esistente e, contemporaneamente, costituendo uno stimolo per tutte le classi a riformare le condizioni economiche del Regno di Napoli.
Filosofo ed economista. Fu il massimo esponente italiano dell’empirismo di Locke [vedi Locke John]. Compì gli studi al seminario di Buccino e in seguito divenne insegnante nel seminario di Salerno. Nel 1737 fu ordinato prete e l’anno successivo si trasferì a Napoli, dove insegnò filosofia e teologia in alcune scuole private. In seguito all’insuccesso nel concorso per una cattedra di teologia e grazie all’incontro con Broggia e Galiani, i maggiori economisti meridionali, fu spinto ad interessarsi di economia. Scrisse: Elementi di Metafisica (1743), Logica pe’ giovanetti (1766), la prima parte della Diocesina o sia filosofia dell’onesto e del giusto (1766, mentre la seconda parte fu pubblicata postuma nel 1781). Legò il suo nome tuttavia alle Lezioni di commercio o sia di economia civile (1765-1767), tenute alla prima cattedra europea di economia politica, istituita a Napoli apposta per lui nel 1754 ed in cui sostenne, alla luce delle nuove dottrine fisiocratiche [vedi Fisiocratici] e liberiste la libertà del commercio e l’autonomia della produzione, criticando l’ordine esistente e, contemporaneamente, costituendo uno stimolo per tutte le classi a riformare le condizioni economiche del Regno di Napoli.