Gallia

Gallia

La (—) comprendeva sia i territori della Gallia Cisalpina, cioè l’Italia settentrionale, sia quelli della Gallia Transalpina, cioè quelli compresi tra i Pirenei, il Reno, l’oceano Atlantico e il mar Mediterraneo.
L’influenza della (—) nella vita romana fu notevole, tanto che i primi territori conquistati al di là delle Alpi assunsero semplicemente il nome di Provincia (da cui oggi Provenza), termine che, in seguito, fu utilizzato genericamente per designare ogni territorio assoggettato e ordinato sotto un governatore romano.
La (—) fu assoggettata in fasi successive che vanno dal 122 a.C. alle conquiste di Cesare del 58-51 a.C., alla definitiva riorganizzazione di Augusto, dal 39 al 10 a.C.
Era composta in età alto-imperiale (I-III secolo d.C.), dalla provincia Narbonese — posta a sud, tra Tolosa e le Alpi e divenuta più tardi la Provincia (Provenza) —, dall’Aquitania (nell’odierna Francia centro-occidentale), dalla Lugdunense (nella Francia settentrionale e in Bretagna), dalla Belgica (che comprendeva gli attuali Paesi bassi e parte dell’Alsazia) e dalle due Germanie (inferiore e superiore, corrispondenti attualmente grosso modo ad Olanda e Renania).
La (—) si integrò a tal punto nel tessuto sociale romano, che Claudio aprì nel 48 d.C. all’aristocrazia gallica le porte del senato.
Fu spina dorsale dell’impero fino al IV secolo d.C. quando le infiltrazioni barbariche la resero sempre più avulsa dal contesto romano occidentale, fino a che nel V secolo d.C. fu invasa dalle tribù germaniche, che di lì a poco conquisteranno anche Roma.