Fiqt

Fiqt (d. comp.)

È il diritto islamico (pubblico o privato) di stretta derivazione coranica, e contiene la maggior parte delle prescrizioni che i musulmani sono tenuti ad osservare. Tra i più noti divieti si riscontrano: l’apostasia, l’omicidio, il furto, l’adulterio, la bestemmia, i giochi d’azzardo, la fornicazione, la calunnia, gli atti osceni, le pratiche di magia, l’astensione dal cibarsi di carni di particolari specie animali come suini, cavalli, asini.
È inoltre vietata l’usura, mentre vige come precetto fondamentale lo zakat che è una sorta di elemosina legale imposta ai soggetti più abbienti per purificarli dal possesso dei beni materiali. Si noti che lo zakat, che spesso consiste in destinazione di fondi ai beni religiosi (habous), è praticata prevalentemente a fini propagandistici ed elettoralistici. Tra le norme penali tradizionali della legge coranica vigono ancora: l’applicazione della legge del taglione per l’omicidio, la lapidazione per le donne adultere, il taglio delle mani per i ladri, pratiche oggi non sempre applicate. Si ricordi ancora che: la donna è dichiarata inferiore all’uomo per volontà divina; che è ammessa la poligamia (solo limitatamente a 4 mogli); il ripudio della moglie; la clausura nell’harem; la velatura del volto.