Fictio iuris
Fictio iuris
Nel diritto romano e medievale indicava il procedimento di sussunzione di una fattispecie concreta in una disposizione che, secondo il suo significato comune, a quella non era applicabile.
Oggi, il termine viene utilizzato, da taluni, per indicare entità di creazione legislativa sprovviste di consistenza ontologica prenormativa (ad es., le persone giuridiche); da altri, per qualificare un processo di equiparazione giuridica tra verità reale e verità legale (ad es., la condizione, a norma dell’art. 1359 c.c. si considera avverata, qualora essa manchi per causa imputabile alla parte controinteressata al suo avveramento).
Nel diritto romano e medievale indicava il procedimento di sussunzione di una fattispecie concreta in una disposizione che, secondo il suo significato comune, a quella non era applicabile.
Oggi, il termine viene utilizzato, da taluni, per indicare entità di creazione legislativa sprovviste di consistenza ontologica prenormativa (ad es., le persone giuridiche); da altri, per qualificare un processo di equiparazione giuridica tra verità reale e verità legale (ad es., la condizione, a norma dell’art. 1359 c.c. si considera avverata, qualora essa manchi per causa imputabile alla parte controinteressata al suo avveramento).