Fara

Fara

Detta anche sippe. Era la famiglia germanica, costituita sul modello agnatizio, ossia composta da un vasto gruppo di persone che si consideravano discendenti da un capostipite comune e legate tra loro non solo e non tanto da vincoli di sangue, quanto da comuni interessi patrimoniali. All’interno della (—) il potere [vedi mundium] del capo del gruppo era più limitato rispetto a quello del pater familias romano: ciascun membro della (—), infatti, sopportava di pari grado le conseguenze dei delitti, partecipava alle vendette [vedi Faida] e al godimento del prezzo del sangue [vedi Guidrigildo], sfruttava i beni comuni, assisteva al compimento dei negozi giuridici e provvedeva alla tutela delle donne e dei minori.
La patria potestas germanica non aveva un carattere perpetuo, cessando nel momento in cui il giovane diveniva atto alle armi e costitui-va accanto a quella paterna una nuova (—).
Atto costitutivo della (—) era il matrimonio, fondato non sull’intenzione dell’uomo e della donna di vivere come coniugi (affectio maritalis), bensì su un vero e proprio contratto stipulato tra lo sposo ed i parenti della donna, considerata soggetto giuridicamente incapace e, quindi, priva del diritto di prestare il consenso.
Lo sposo acquistava il potere sulla donna pagando una somma che ne costituiva il prezzo (mefio).
Il saldo e ampio ordinamento della (—) germanica venne allentandosi in età carolingia [vedi Carolingi] ma numerosi retaggi si ebbero durante tutto il periodo dei comuni medievali [vedi Comune medievale].