Expositio ad librum papiensem
Expositio ad librum papiensem
Commento ai testi del Liber papiensis [vedi], redatto intorno al 1070 da un anonimo maestro della scuola longobardistica di Pavia [vedi Scuola di Pavia].
Nonostante il dichiarato intento dell’autore fosse quello di destinare l’opera all’uso pratico nei tribunali, essa ha un indubbio carattere scolastico e scientifico, desumibile dalla cura profusa dall’autore nella indicazione delle varie correnti dottrinarie enunciate e dalla pedante attenzione mostrata verso questioni grammaticali e retoriche.
L’(—) appare interamente dominata dallo sforzo di conciliare il diritto longobardo [vedi] col diritto romano [vedi], con particolare attenzione, dunque, alle Institutiones Iustiniani [vedi] di Giustiniano I [vedi], alle Novelle dell’Epitome Iuliani [vedi], al Codice epitomato [vedi Epitome Codicis] e al Digesto [vedi].
Commento ai testi del Liber papiensis [vedi], redatto intorno al 1070 da un anonimo maestro della scuola longobardistica di Pavia [vedi Scuola di Pavia].
Nonostante il dichiarato intento dell’autore fosse quello di destinare l’opera all’uso pratico nei tribunali, essa ha un indubbio carattere scolastico e scientifico, desumibile dalla cura profusa dall’autore nella indicazione delle varie correnti dottrinarie enunciate e dalla pedante attenzione mostrata verso questioni grammaticali e retoriche.
L’(—) appare interamente dominata dallo sforzo di conciliare il diritto longobardo [vedi] col diritto romano [vedi], con particolare attenzione, dunque, alle Institutiones Iustiniani [vedi] di Giustiniano I [vedi], alle Novelle dell’Epitome Iuliani [vedi], al Codice epitomato [vedi Epitome Codicis] e al Digesto [vedi].