Esarca
Esarca
Titolo riconosciuto al governatore bizantino che, dal VI fino all’VIII secolo, venne adibito all’amministrazione delle provincie italiane. Veniva prescelto dall’imperatore d’Oriente tra i dignitari più fedeli, durava in carica mediamente tre anni (ma in alcuni casi l’incarico fu conferito anche fino a quattordici o diciotto anni) ed aveva poteri militari, civili e giurisdizionali: aveva, infatti, la rappresentanza politica dell’imperatore, comandava tutte le milizie di stanza in Italia, nominava i duchi [vedi duca] delle regioni soggette al dominio bizantino e decideva in ultima istanza di tutti i processi civili e penali.
L’(—) risiedeva a Ravenna e la regione di tale capoluogo fu detta Romania (Romagna), contrapposta alla Longobardia (Lombardia), ossia all’insieme delle terre più vicine a Pavia, la capitale del regnum longobardo.
Titolo riconosciuto al governatore bizantino che, dal VI fino all’VIII secolo, venne adibito all’amministrazione delle provincie italiane. Veniva prescelto dall’imperatore d’Oriente tra i dignitari più fedeli, durava in carica mediamente tre anni (ma in alcuni casi l’incarico fu conferito anche fino a quattordici o diciotto anni) ed aveva poteri militari, civili e giurisdizionali: aveva, infatti, la rappresentanza politica dell’imperatore, comandava tutte le milizie di stanza in Italia, nominava i duchi [vedi duca] delle regioni soggette al dominio bizantino e decideva in ultima istanza di tutti i processi civili e penali.
L’(—) risiedeva a Ravenna e la regione di tale capoluogo fu detta Romania (Romagna), contrapposta alla Longobardia (Lombardia), ossia all’insieme delle terre più vicine a Pavia, la capitale del regnum longobardo.