Diritto romano [studio storico del]

Diritto romano [studio storico del]

La storia del diritto dei Paesi di tradizione latino-germanica ha, come punto di partenza, il sistema giuridico romano.
I principali lemmi giuspubblicistici e giusprivatistici odierni (potestà, legge, giustizia, giurisprudenza, persona, beni, obbligazioni, contratti, rapporto debitorio etc.) derivano dal diritto romano che, accanto al diritto naturale [vedi] e fino alla nascita del Code Napoléon [vedi], ha costituito il fondamentale referente di ogni ricerca giuridica.
Per la tradizione giuridica “colta” il diritto romano [vedi], soprattutto quello che ha dato origine al sistema del Corpus iuris civilis [vedi] di Giustiniano I [vedi], è la fonte per eccellenza, ove l’anteriorità e l’autorevolezza hanno addirittura prevalso sul “potere” costituito (Thomas).
Il fondamento della “normatività” del diritto romano sta proprio nella sacertà delle origini dello stesso, nella primordialità che ne legittimava l’intangibilità e l’immutabilità. Merito della scuola storica [vedi] fu quello di aver affermato l’imprescindibile necessità di governare tenendo conto della storia delle istituzioni della società civile, facendo, cioè, della tradizione giuridica romana il riferimento primordiale e legittimante di ogni forma di governo.
Lo studio della tradizione romanistica, reinterpretata e adattata alle esigenze del presente, ha offerto soprattutto nei Paesi latino-germanici il modello per la fondazione del diritto vigente.