Digesto
Digesto
Parte del Corpus iuris civilis [vedi], il (—) è una raccolta dei brani dei giureconsulti di maggior valore, muniti dello ius publice respondendi, ossia della facoltà di fornire pareri che, per la loro autorevolezza, erano capaci di vincolare i giudici e che, pertanto, venivano considerati fonti di diritto.
Ai fini di una migliore comprensione dell’ordinamento giuridico, le fonti originarie in esso inserite furono modificate, attraverso l’eliminazione di tutto ciò che fosse ormai desueto.
Il (—) fu compiuto in tre anni (530-533 d.C.) con lo spoglio di circa duemila volumi e quaranta autori. Fu pubblicato il 16 dicembre 533, con la costituzione Tànta, indirizzata al Senato e a tutto il popolo, nella quale si stabiliva, altresì, che la compilazione avrebbe avuto forza di legge, nell’impero romano, a partire dal 30 dello stesso mese.
L’opera si articola in cinquanta libri, a loro volta suddivisi in 432 titoli, ognuno dei quali reca una rubrica con l’indicazione dell’argomento trattato (eccezion fatta per i libri 30, 31 e 32, che avevano un unico titolo, De legàtis et fideicommissis).
Parte del Corpus iuris civilis [vedi], il (—) è una raccolta dei brani dei giureconsulti di maggior valore, muniti dello ius publice respondendi, ossia della facoltà di fornire pareri che, per la loro autorevolezza, erano capaci di vincolare i giudici e che, pertanto, venivano considerati fonti di diritto.
Ai fini di una migliore comprensione dell’ordinamento giuridico, le fonti originarie in esso inserite furono modificate, attraverso l’eliminazione di tutto ciò che fosse ormai desueto.
Il (—) fu compiuto in tre anni (530-533 d.C.) con lo spoglio di circa duemila volumi e quaranta autori. Fu pubblicato il 16 dicembre 533, con la costituzione Tànta, indirizzata al Senato e a tutto il popolo, nella quale si stabiliva, altresì, che la compilazione avrebbe avuto forza di legge, nell’impero romano, a partire dal 30 dello stesso mese.
L’opera si articola in cinquanta libri, a loro volta suddivisi in 432 titoli, ognuno dei quali reca una rubrica con l’indicazione dell’argomento trattato (eccezion fatta per i libri 30, 31 e 32, che avevano un unico titolo, De legàtis et fideicommissis).