Decretum di Ivone di Chartres
Decretum di Ivone di Chartres
Opera massiccia, composta da ben 3760 capitoli, realizzata da Ivone di Chartres [vedi] probabilmente intorno al 1094.
Il (—) mutua gran parte del materiale dal Decretum di Burcardo [vedi].
A questo aggiunge testi che furono certamente tratti da una perduta collezione: si tratta di una serie di decretali [vedi] e di frammenti di testi romani, in primo luogo del Digesto [vedi] e delle Istituzioni di Giustiniano [vedi Institutiones Iustiniani], oltre che di numerose lettere papali e di canoni bizantini.
Larga parte è poi occupata dai capitolari [vedi capitolare] e dalle citazioni storiche tratte dal Liber diurnus pontificalis [vedi], dalla Tripartita di Cassiodoro, da Alcuino, da Paolo Diacono e da Anastasio bibliotecario.
Tutto questo enorme ed eterogeneo materiale non viene confuso ma le diverse fonti sono poste l’una accanto all’altra. I testi sono preceduti da sommari, che denotano una notevole conoscenza della materia e della terminologia giuridica e l’intera opera è preceduta da un prologo, di importanza basilare per comprendere i criteri fondamentali che presiedettero all’opera.
Opera massiccia, composta da ben 3760 capitoli, realizzata da Ivone di Chartres [vedi] probabilmente intorno al 1094.
Il (—) mutua gran parte del materiale dal Decretum di Burcardo [vedi].
A questo aggiunge testi che furono certamente tratti da una perduta collezione: si tratta di una serie di decretali [vedi] e di frammenti di testi romani, in primo luogo del Digesto [vedi] e delle Istituzioni di Giustiniano [vedi Institutiones Iustiniani], oltre che di numerose lettere papali e di canoni bizantini.
Larga parte è poi occupata dai capitolari [vedi capitolare] e dalle citazioni storiche tratte dal Liber diurnus pontificalis [vedi], dalla Tripartita di Cassiodoro, da Alcuino, da Paolo Diacono e da Anastasio bibliotecario.
Tutto questo enorme ed eterogeneo materiale non viene confuso ma le diverse fonti sono poste l’una accanto all’altra. I testi sono preceduti da sommari, che denotano una notevole conoscenza della materia e della terminologia giuridica e l’intera opera è preceduta da un prologo, di importanza basilare per comprendere i criteri fondamentali che presiedettero all’opera.