Concilio di Trento
Concilio di Trento
XIX concilio ecumenico [vedi], di importanza fondamentale nel periodo della Controriforma [vedi], svoltosi a più riprese nella Chiesa di S. Maria Maggiore a Trento. Fu convocato con bolla [vedi] papale del 22-5-1952 da Paolo III, ebbe inizio il 13-12-1545 e terminò nel dicembre del 1563 durante il pontificato di Pio IV. Vi intervennero 255 prelati.
Nei riguardi del protestantesimo [vedi Riforma protestante] e delle Chiese derivate, il (—) riaffermò e definì i dogmi della Chiesa cattolica, ribadendo l’autorità del pontefice, escludendo che la materia di fede sia circoscritta alle sole Sacre Scritture e negando che la salvezza si acquisti con la sola fede.
Al (—) si deve anche l’introduzione di ampie riforme nell’insegnamento, con la compilazione del catechismo romano, negli ordini ecclesiastici e nella cultura.
XIX concilio ecumenico [vedi], di importanza fondamentale nel periodo della Controriforma [vedi], svoltosi a più riprese nella Chiesa di S. Maria Maggiore a Trento. Fu convocato con bolla [vedi] papale del 22-5-1952 da Paolo III, ebbe inizio il 13-12-1545 e terminò nel dicembre del 1563 durante il pontificato di Pio IV. Vi intervennero 255 prelati.
Nei riguardi del protestantesimo [vedi Riforma protestante] e delle Chiese derivate, il (—) riaffermò e definì i dogmi della Chiesa cattolica, ribadendo l’autorità del pontefice, escludendo che la materia di fede sia circoscritta alle sole Sacre Scritture e negando che la salvezza si acquisti con la sola fede.
Al (—) si deve anche l’introduzione di ampie riforme nell’insegnamento, con la compilazione del catechismo romano, negli ordini ecclesiastici e nella cultura.