Concilio di Nicea
Concilio di Nicea
Convocato in Bitinia nel 325 da Costantino I il Grande [vedi Costantino]. Fu il primo concilio ecumenico [vedi] della cristianità e raccolse circa trecento vescovi, riuniti per discutere i problemi sollevati dalla diffusione dell’arianesimo [vedi]. Si concluse con una dichiarazione di fede che condannava tale eresia e riaffermava la consustanzialità tra Padre e Figlio.
Un secondo (—) fu convocato nel 787 dall’imperatrice bizantina Irene ed affrontò il tema dell’iconografia e del culto delle immagini. L’iconografia fu condannata e fu stabilito che le immagini dovevano avere la mera funzione di ricordare i soggetti rappresentati, ai quali soltanto andava la venerazione.
Convocato in Bitinia nel 325 da Costantino I il Grande [vedi Costantino]. Fu il primo concilio ecumenico [vedi] della cristianità e raccolse circa trecento vescovi, riuniti per discutere i problemi sollevati dalla diffusione dell’arianesimo [vedi]. Si concluse con una dichiarazione di fede che condannava tale eresia e riaffermava la consustanzialità tra Padre e Figlio.
Un secondo (—) fu convocato nel 787 dall’imperatrice bizantina Irene ed affrontò il tema dell’iconografia e del culto delle immagini. L’iconografia fu condannata e fu stabilito che le immagini dovevano avere la mera funzione di ricordare i soggetti rappresentati, ai quali soltanto andava la venerazione.