Concilio di Basilea
Concilio di Basilea
XVII concilio ecumenico [vedi], tenutosi a Basilea (Svizzera settentrionale) dal 14 dicembre 1431 al 25 aprile 1449. Espresse una generale volontà di subordinare l’autorità del pontefice alle decisioni del concilio. Immediatamente sciolto da papa Eugenio IV (1431-1447), si riunì nuovamente due mesi dopo.
L’emersione di ulteriori proposte limitatrici delle prerogative pontificie determinò la rottura con Roma. A Eugenio IV che ne ordinò il trasferimento a Ferrara (1438) il (—) reagì dichiarandolo deposto ed eleggendo antipapa Amedeo VIII di Savoia col nome di Felice V. Il papa romano, tuttavia, ebbe l’adesione dei prelati e l’appoggio della corona d’Aragona e dei prìncipi tedeschi, che ottennero la pronuncia del bando imperiale contro il (—).
Nel 1448 il nuovo pontefice romano Niccolò V (1447-1455), tuttavia, sciolse le riserve contro di esso e il (—) si concluse l’anno successivo con l’emanazione, tra l’altro, di decreti a favore della chiesa francese.
XVII concilio ecumenico [vedi], tenutosi a Basilea (Svizzera settentrionale) dal 14 dicembre 1431 al 25 aprile 1449. Espresse una generale volontà di subordinare l’autorità del pontefice alle decisioni del concilio. Immediatamente sciolto da papa Eugenio IV (1431-1447), si riunì nuovamente due mesi dopo.
L’emersione di ulteriori proposte limitatrici delle prerogative pontificie determinò la rottura con Roma. A Eugenio IV che ne ordinò il trasferimento a Ferrara (1438) il (—) reagì dichiarandolo deposto ed eleggendo antipapa Amedeo VIII di Savoia col nome di Felice V. Il papa romano, tuttavia, ebbe l’adesione dei prelati e l’appoggio della corona d’Aragona e dei prìncipi tedeschi, che ottennero la pronuncia del bando imperiale contro il (—).
Nel 1448 il nuovo pontefice romano Niccolò V (1447-1455), tuttavia, sciolse le riserve contro di esso e il (—) si concluse l’anno successivo con l’emanazione, tra l’altro, di decreti a favore della chiesa francese.