Comunità delle genti cristiane
Comunità delle genti cristiane
Comunità di popoli che prende le mosse dalla caduta dell’impero romano (476 d.C.) e si afferma con il feudalesimo [vedi] e, soprattutto, con l’accettazione da parte dei potentati locali della supremazia politica e religiosa delle due autorità supreme: il papato, con sede a Roma, e l’imperatore d’occidente, a capo del Sacro romano impero [vedi].
Tali due autorità superiori, denominate i “due soli” da Dante [vedi Dante Alighieri] nel De Monarchia (1312-13), durante il Medioevo e l’età moderna hanno costituito i due poli intorno ai quali ha gravitato la comunità degli Stati.
Solo con la pace di Westfalia [vedi Westfalia (pace di)] (24 ottobre 1648) vi è stato il tramonto di tale concezione e ad essa ha fatto seguito la parità giuridica di tutti gli Stati che si sono autodefiniti sovrani e superiorem non recognoscentes.
Comunità di popoli che prende le mosse dalla caduta dell’impero romano (476 d.C.) e si afferma con il feudalesimo [vedi] e, soprattutto, con l’accettazione da parte dei potentati locali della supremazia politica e religiosa delle due autorità supreme: il papato, con sede a Roma, e l’imperatore d’occidente, a capo del Sacro romano impero [vedi].
Tali due autorità superiori, denominate i “due soli” da Dante [vedi Dante Alighieri] nel De Monarchia (1312-13), durante il Medioevo e l’età moderna hanno costituito i due poli intorno ai quali ha gravitato la comunità degli Stati.
Solo con la pace di Westfalia [vedi Westfalia (pace di)] (24 ottobre 1648) vi è stato il tramonto di tale concezione e ad essa ha fatto seguito la parità giuridica di tutti gli Stati che si sono autodefiniti sovrani e superiorem non recognoscentes.