Codice
Codice (lat. caudex: tronco d’albero)
In antico era un libro formato da più tavolette raccolte insieme. In epoca romana il termine (—) passò ad indicare una raccolta completa ed organica di testi legislativi, disciplinanti una determinata materia. In un’accezione più ristretta il (—) designa una riorganizzazione omogenea e razionale dell’intera disciplina di un determinato ramo del diritto, volta ad abrogare e sostituire tutte le leggi preesistenti [vedi anche codificazione].
Il più importante (—) dell’antichità fu quello di Giustiniano I [vedi], contenuto nel Corpus iuris civilis [vedi]. Il più importante tra i codici moderni è quello di Napoleone [vedi Bonaparte Napoleone; Code Napoléon], redatto sotto la personale direzione dell’imperatore e preso a modello da quasi tutti i codici successivi.
In antico era un libro formato da più tavolette raccolte insieme. In epoca romana il termine (—) passò ad indicare una raccolta completa ed organica di testi legislativi, disciplinanti una determinata materia. In un’accezione più ristretta il (—) designa una riorganizzazione omogenea e razionale dell’intera disciplina di un determinato ramo del diritto, volta ad abrogare e sostituire tutte le leggi preesistenti [vedi anche codificazione].
Il più importante (—) dell’antichità fu quello di Giustiniano I [vedi], contenuto nel Corpus iuris civilis [vedi]. Il più importante tra i codici moderni è quello di Napoleone [vedi Bonaparte Napoleone; Code Napoléon], redatto sotto la personale direzione dell’imperatore e preso a modello da quasi tutti i codici successivi.