Carlo Emanuele III
Carlo Emanuele III (Torino 1701-1773)
Figlio secondogenito di Vittorio Amedeo II, fu il secondo re di Sardegna (1730-1773). Salì al trono in seguito alla spontanea abdicazione del padre e continuò la politica riformatrice di quest’ultimo. Con l’ausilio del valente ministro Bogino rafforzò il prestigio della monarchia ed incentivò la produzione e gli scambi commerciali, facendo costruire strade, canali e porti. Nel 1733 si alleò con la Francia, contro Austria e Prussia, nella guerra di successione al trono della Polonia. Alla guida dell’esercito franco-piemontese occupò ben presto la Lombardia e riportò una grossa vittoria a Guastalla (Reggio Emilia). Si alleò con l’Austria nella guerra di successione al trono di quest’ultima. Durante tale conflitto riportò numerose vittorie, assicurando nel 1747 il felice esito di esso nella battaglia di Assietta (Alpi Cozie), in cui all’esercito nemico franco-spagnolo venne definitivamente impedito l’assedio del regno sabaudo. Con la pace di Aquisgrana [vedi Aquisgrana (pace di)] (1748) vennero riconfermati a (—) i possedimenti dell’alto Novarese, dell’Oltrepò pavese ed il diritto alla successione del ducato di Piacenza [vedi Parma e Piacenza (ducato di)].
A (—) si deve, tra l’altro, una riforma (più formale che sostanziale) delle Costituzioni piemontesi [vedi], attuata nel 1770.
Figlio secondogenito di Vittorio Amedeo II, fu il secondo re di Sardegna (1730-1773). Salì al trono in seguito alla spontanea abdicazione del padre e continuò la politica riformatrice di quest’ultimo. Con l’ausilio del valente ministro Bogino rafforzò il prestigio della monarchia ed incentivò la produzione e gli scambi commerciali, facendo costruire strade, canali e porti. Nel 1733 si alleò con la Francia, contro Austria e Prussia, nella guerra di successione al trono della Polonia. Alla guida dell’esercito franco-piemontese occupò ben presto la Lombardia e riportò una grossa vittoria a Guastalla (Reggio Emilia). Si alleò con l’Austria nella guerra di successione al trono di quest’ultima. Durante tale conflitto riportò numerose vittorie, assicurando nel 1747 il felice esito di esso nella battaglia di Assietta (Alpi Cozie), in cui all’esercito nemico franco-spagnolo venne definitivamente impedito l’assedio del regno sabaudo. Con la pace di Aquisgrana [vedi Aquisgrana (pace di)] (1748) vennero riconfermati a (—) i possedimenti dell’alto Novarese, dell’Oltrepò pavese ed il diritto alla successione del ducato di Piacenza [vedi Parma e Piacenza (ducato di)].
A (—) si deve, tra l’altro, una riforma (più formale che sostanziale) delle Costituzioni piemontesi [vedi], attuata nel 1770.