Bonifacio VIII

Bonifacio VIII (Benedetto Caetani) (Anagni 1235 ca - Roma 1303)

Pontefice e giurista. Appartenne a nobile famiglia e studiò a Parigi. Fu nominato cardinale nel 1281 da Martino IV ed incaricato di importanti missioni diplomatiche con Alfonso d’Aragona [vedi Aragonesi], Filippo il Bello ed Edoardo I. Nel 1294, in seguito ad abdicazione di Celestino V, fu eletto papa a Napoli sotto la protezione di Carlo II d’Angiò [vedi ].
Intorno al 1300 entrò in conflitto con Filippo il Bello, il quale si rifiutò di ottemperare alle prescrizioni contenute nella bolla [vedi] Asculta filii, proclamando di non riconoscere sopra di sé e la Francia nessuna autorità al di fuori di Dio.
Giurista dotto e sottile, con la bolla Unam Sanctam del 1302 (—) riaffermò il principio di diritto divino della subordinazione incondizionata di ogni sovrano alla Chiesa della Supremazia Universale del Papato da cui derivava. In base ad esso lanciò a Filippo il Bello la scomunica. Il re di Francia convocò gli Stati generali nel 1303 per proporre l’elezione di un nuovo pontefice.
La deliberazione venne consegnata al papa dal consigliere di Filippo il Bello Guglielmo di Nogaret, che lo rinchiuse nel castello di Anagni.
Un moto popolare liberò il papa. Tornato a Roma, morì di lì a poco.