Bentham Jeremy

Bentham Jeremy (Londra 1748-1832)

Giurista, filosofo e uomo politico inglese. Compì gli studi giuridici ad Oxford.
Scrisse il Frammento sul governo (1780) in cui affermò la necessità che la legge sia resa esattamente conoscibile anche a coloro che non appartengono al mondo giudiziario; nell’Introduzione ai princìpi della morale e della legislazione (1780) definì i princìpi delle sue teorie; nella Difesa dell’usura (pubblicata nel 1787) sostenne la libertà d’iniziativa economica, accordata con una politica d’intervento dello Stato. Nell’Introduzione ai princìpi di morale e di legislazione (1789) espose idee a favore della pace sociale, o nella Crestomazia (1815) propose l’introduzione di una tecnica di riordino delle varie leggi ed istituzioni.
Tra il 1791 ed il 1813 l’impegno maggiore di (—) fu a favore di un nuovo sistema carcerario e, ispirandosi alle idee di Beccaria [vedi Beccaria Cesare], elaborò un progetto di carcere modello, il Panopticon, avente la funzione di riabilitare i reclusi.
Accogliendo la tradizione britannica che va da Hobbes [vedi Hobbes Thomas] a Locke [vedi Locke John] (—) diede grande importanza al principio dell’utilitarismo [vedi], in virtù del quale la nascita della società e delle leggi si fonda esclusivamente sull’utile comune, ossia sul vantaggio che ne deriva alla collettività.
La legislazione non deve fondarsi su astratti ed immutabili princìpi, ma deve basarsi sui motivi che guidano le azioni umane e stimolare quelle di comune utilità.