Assolutismo

Assolutismo

È il sistema di governo attuato da un sovrano assoluto, ossia libero (absolutus) da ogni limitazione o restrizione nell’esercizio del potere nei confronti dei sudditi.
Le dottrine elaborate a sostegno dell’(—) facevano leva soprattutto sull’idea che legava la sovranità al diritto divino [vedi Diritto divino (monarchia di)] del re, dimostrando in tal modo che una sovranità dipendente direttamente da Dio era perfetta e indivisibile. Secondo i sostenitori dell’(—) solo Dio trasferisce i regni e per questo nessun controllo è ammesso da parte delle istituzioni umane sul potere del monarca. In quanto ministro dell’autorità divina, quest’ultimo non è neppure sottomesso ad altri poteri quali l’imperatore o il papa. L’obbedienza incondizionata al sovrano buono o cattivo è, secondo i teorici dell’(—), garanzia del perseguimento della tranquillità e dell’ordine sociale.
Uno dei primi sostenitori dell’(—) monarchico fu Thomas Hobbes [vedi Hobbes Thomas] nel XVII secolo.
La definizione di (—) tuttavia fu coniata, con significato polemico, dai liberali nella prima metà del XIX secolo (prima di tale data si parlava piuttosto di dispotismo) con riferimento alle monarchie europee continentali dei secoli precedenti, che attuarono il superamento del particolarismo politico feudale, l’esautorazione della vecchia aristocrazia e la formazione di una solida struttura centralizzata, di apparati burocratico-amministrativi e di eserciti permanenti. Monarca assoluto fu, ad esempio, il re di Francia Luigi XIV (1643-1715), noto anche come Re Sole.
A tale sistema di governo si contrappone il costituzionalismo [vedi], che teorizzò la necessità di disporre precisi vincoli giuridici e controlli parlamentari all’esercizio del potere statale.
A partire dalla seconda metà del XVIII secolo l’(—) fu talvolta qualificato come illuminato, perché alcuni sovrani europei accolsero le istanze avanzate dall’Illuminismo [vedi ] sulla necessità di finalizzare l’attività di governo alla ricerca del benessere e della felicità dei sudditi. Sovrani illuminati furono Federico II di Prussia, Giuseppe II d’Austria ed il Granduca Leopoldo di Toscana.
• (—) democratico
[vedi Rousseau Jean-Jacques].
• (—) papale
Fu affermato da Gregorio VII [vedi ] e da Bonifacio VIII [vedi], i quali rivendicarono al papa, in qualità di rappresentante di Dio sulla terra, la sovranità assoluta (plenitudo potestatis) su tutti gli uomini, compresi i regnanti, sia nelle faccende spirituali, sia in quelle temporali.