Assemblea Costituente
Assemblea Costituente
Organo collegiale straordinario e temporaneo che ha lo scopo di redigere ed approvare la Costituzione. Talvolta essa svolge anche le funzioni legislative, in sostituzione delle ordinarie assemblee parlamentari.
L’(—) è una delle modalità di esercizio del potere costituente, vale a dire di quel potere originario e libero nel fine che determina la nascita di un nuovo ordinamento statuale. Dalla natura della funzione costituente si evincono i caratteri della straordinarietà e della temporaneità dell’(—), la quale è destinata a sciogliersi con l’entrata in vigore della nuova Costituzione.
Le prime figure storiche di (—) risalgono al processo rivoluzionario che portò al distacco delle colonie dalla madrepatria inglese e alla nascita degli Stati Uniti d’America (1776).
L’(—) è generalmente eletta dal popolo, allo scopo preciso di redigere la Costituzione; tuttavia non è da escludersi che soggetti appartenenti al vecchio ordinamento si trasformino in organi costituenti. Ad esempio, nella Francia del 1789 gli Stati generali [vedi], convocati da Luigi XVI, si proclamarono su iniziativa del Terzo Stato [vedi] Assemblea Nazionale, quindi Assemblea Nazionale Costituente [vedi]. Quest’ultima discusse e approvò la Costituzione del 1791 (Costituzione dell’anno I).
Al contrario le Assemblee costituenti francesi del 1945 e del 1946 furono elette dal corpo elettorale. La prima redasse un progetto di Costituzione bocciato dal responso popolare (referendum del 5 maggio 1946), la seconda redasse un nuovo progetto che, approvato dal corpo elettorale il 13 ottobre 1946, divenne la Costituzione della IV Repubblica (1946-1958).
L’(—) che ha redatto la Costituzione repubblicana italiana fu eletta a suffragio universale il 2 giugno 1946, restando in carica fino al gennaio del 1948. Al suo interno operò la Commissione dei 75, presieduta da Meuccio Ruini. Suddivisa in tre sottocommissioni, essa lavorò per sei mesi al progetto di Costituzione, il quale fu definitivamente approvato dall’(—), dopo 173 sedute, il 22 dicembre 1947. Promulgata il 27 dicembre, la Costituzione entrò in vigore il 1° gennaio 1948.
Organo collegiale straordinario e temporaneo che ha lo scopo di redigere ed approvare la Costituzione. Talvolta essa svolge anche le funzioni legislative, in sostituzione delle ordinarie assemblee parlamentari.
L’(—) è una delle modalità di esercizio del potere costituente, vale a dire di quel potere originario e libero nel fine che determina la nascita di un nuovo ordinamento statuale. Dalla natura della funzione costituente si evincono i caratteri della straordinarietà e della temporaneità dell’(—), la quale è destinata a sciogliersi con l’entrata in vigore della nuova Costituzione.
Le prime figure storiche di (—) risalgono al processo rivoluzionario che portò al distacco delle colonie dalla madrepatria inglese e alla nascita degli Stati Uniti d’America (1776).
L’(—) è generalmente eletta dal popolo, allo scopo preciso di redigere la Costituzione; tuttavia non è da escludersi che soggetti appartenenti al vecchio ordinamento si trasformino in organi costituenti. Ad esempio, nella Francia del 1789 gli Stati generali [vedi], convocati da Luigi XVI, si proclamarono su iniziativa del Terzo Stato [vedi] Assemblea Nazionale, quindi Assemblea Nazionale Costituente [vedi]. Quest’ultima discusse e approvò la Costituzione del 1791 (Costituzione dell’anno I).
Al contrario le Assemblee costituenti francesi del 1945 e del 1946 furono elette dal corpo elettorale. La prima redasse un progetto di Costituzione bocciato dal responso popolare (referendum del 5 maggio 1946), la seconda redasse un nuovo progetto che, approvato dal corpo elettorale il 13 ottobre 1946, divenne la Costituzione della IV Repubblica (1946-1958).
L’(—) che ha redatto la Costituzione repubblicana italiana fu eletta a suffragio universale il 2 giugno 1946, restando in carica fino al gennaio del 1948. Al suo interno operò la Commissione dei 75, presieduta da Meuccio Ruini. Suddivisa in tre sottocommissioni, essa lavorò per sei mesi al progetto di Costituzione, il quale fu definitivamente approvato dall’(—), dopo 173 sedute, il 22 dicembre 1947. Promulgata il 27 dicembre, la Costituzione entrò in vigore il 1° gennaio 1948.