Alarico I
Alarico I
Re dei Visigoti [vedi]. Nacque nel 370 ca a Torris (Stiria, attuale Austria) e morì a Cosenza nel 410.
Abbandonata la Tracia (Regione della penisola balcanica) nel 396, si rovesciò con il suo esercito sulla Grecia. Di là passò in Italia; nel 403 campeggiò contro Onorio nel milanese e lo rincorse fino ad Asti ma dovette fronteggiare gli attacchi di Stilicone, da cui venne sconfitto a Pollenza (Macerata) e Verona e dal quale fu costretto alla ritirata dall’Italia. Ben presto, tuttavia, (—) infranse la pace e, rioccupata l’Italia, assediò Roma nel 408, 409 e 410. Le prime due volte si accontentò di un forte tributo, mentre alla terza sottopose la città al saccheggio, che durò tre giorni. Poco dopo raggiunse l’Italia meridionale, allo scopo, forse, di passare in Africa ed assediò Cosenza. Qui fu colto da morte e secondo la leggenda il suo corpo venne sepolto nel fiume Busento.
Gli successe il cognato Ataulfo [vedi].
Re dei Visigoti [vedi]. Nacque nel 370 ca a Torris (Stiria, attuale Austria) e morì a Cosenza nel 410.
Abbandonata la Tracia (Regione della penisola balcanica) nel 396, si rovesciò con il suo esercito sulla Grecia. Di là passò in Italia; nel 403 campeggiò contro Onorio nel milanese e lo rincorse fino ad Asti ma dovette fronteggiare gli attacchi di Stilicone, da cui venne sconfitto a Pollenza (Macerata) e Verona e dal quale fu costretto alla ritirata dall’Italia. Ben presto, tuttavia, (—) infranse la pace e, rioccupata l’Italia, assediò Roma nel 408, 409 e 410. Le prime due volte si accontentò di un forte tributo, mentre alla terza sottopose la città al saccheggio, che durò tre giorni. Poco dopo raggiunse l’Italia meridionale, allo scopo, forse, di passare in Africa ed assediò Cosenza. Qui fu colto da morte e secondo la leggenda il suo corpo venne sepolto nel fiume Busento.
Gli successe il cognato Ataulfo [vedi].