Affrancato
Affrancato
Nel diritto germanico [vedi] era l’uomo che aveva acquistato la libertà in seguito ad affrancazione [vedi].
Pur essendo un uomo libero e potendo accedere alle più alte cariche politiche, l’(—) era di condizione inferiore e il suo guidrigildo [vedi] era la metà di quello previsto per l’arimanno [vedi]. A seconda delle condizioni stabilite nella carta di riscatto, l’(—) poteva essere sottomesso al diritto di patronato (ed essere obbligato a prestare dei servigi vitalizi o ereditari al suo padrone), oppure poteva esserne esonerato. Nei casi in cui l’(—) non era sottoposto al diritto di patronato, sorgeva la necessità per esso di cercarsi un tutore sociale e politico che gli avrebbe fornito l’appoggio necessario per farsi una posizione sociale. Tale protettore poteva essere il padrone stesso oppure una chiesa o un funzionario.
L’(—) che aveva ottenuto il riscatto per danarium (cd. denarialis) si trovava in una posizione privilegiata rispetto agli altri, poiché non poteva più perdere la sua libertà ed il suo protettore era il re stesso, al quale doveva i suoi servigi.
Nel diritto germanico [vedi] era l’uomo che aveva acquistato la libertà in seguito ad affrancazione [vedi].
Pur essendo un uomo libero e potendo accedere alle più alte cariche politiche, l’(—) era di condizione inferiore e il suo guidrigildo [vedi] era la metà di quello previsto per l’arimanno [vedi]. A seconda delle condizioni stabilite nella carta di riscatto, l’(—) poteva essere sottomesso al diritto di patronato (ed essere obbligato a prestare dei servigi vitalizi o ereditari al suo padrone), oppure poteva esserne esonerato. Nei casi in cui l’(—) non era sottoposto al diritto di patronato, sorgeva la necessità per esso di cercarsi un tutore sociale e politico che gli avrebbe fornito l’appoggio necessario per farsi una posizione sociale. Tale protettore poteva essere il padrone stesso oppure una chiesa o un funzionario.
L’(—) che aveva ottenuto il riscatto per danarium (cd. denarialis) si trovava in una posizione privilegiata rispetto agli altri, poiché non poteva più perdere la sua libertà ed il suo protettore era il re stesso, al quale doveva i suoi servigi.