Wertheimer, Max

Wertheimer, Max
Psicologo cecoslovacco (Praga, 1880 - New York, 1943). È considerato il massimo esponente della Psicologia della Gestalt assieme a Khler e Koffka. Negli anni tra il 1905 e il 1912 i suoi studi si divisero fra le università di Berlino, Würzburg, Francoforte, Praga e Vienna. Dal 1910 al 1914 lavorò presso l'istituto psicologico dell'Università di Francoforte, dove iniziò ad interessarsi della percezione. Questi studi gettarono le basi iniziali per lo sviluppo della psicologia gestaltistica. Nel 1912 pubblicò Studi sperimentali sulla percezione del movimento, divenuto un classico nella storia della psicologia, in cui demolisce su base empirica i presupposti elementistici dell'introspezionismo. Quest'opera costituisce l'atto di nascita del gestaltismo e, più in generale, della sperimentazione psicofenomenologica. Dal 1916 al 1925 fu a Berlino (dal 1922 come professore straordinario). Nel 1925 tornò a Francoforte come professore ordinario. Nel 1933 fuggì dalla crescita del nazismo in Germania, attraverso la Cecoslovacchia, verso gli Stati Uniti, dove insegnò alla New School for Social Research di New York fino al 1943 e scrisse Il pensiero produttivo (1920), la prima indagine sistematica sui processi cognitivi superiori, influenzando molti scienziati americani e contribuendo alla diffusione della psicologia gestaltistica oltreoceano.