Visione del mondo

Visione del mondo
Traduzione dal tedesco Weltanschauung, il concetto utilizzato nella fenomenologica husserliana, e quindi nella pedagogia fenomenologica, per indicare l'insieme strutturato dei vissuti di ogni persona: il modo con cui ciascuno incorpora il mondo o si mette in relazione con esso dandogli un senso e, dunque, contribuendo al determinarsi della sua stessa storia. Secondo Husserl il costituirsi della visione del mondo è da mettere in rapporto con l'intenzionalità della coscienza che, essendo sempre aperta e problematica, rende la stessa v. del m. personale mai definitiva e conclusa. Questo concetto è di fondamentale importanza pedagogica perché rappresenta un antidoto ad ogni forma di oggettivazione dell'altro (quindi dell'educando a prescindere dalla sua età e grado di maturazione); esso si poggia su una grande dimensione di libertà, e suggerisce una modalità di rapporto interpersonale per il quale l'educatore deve riconoscere che ogni persona è pervenuta e continuamente perviene ad una propria v. del m. Ciò consente di impostare un rapporto non autoritario ed oggettivante con l'educando. Inoltre, è importante sottolineare che la v. del m. di ogni persona subisce continuamente delle modificazioni, dovute alla rete mai conclusa di relazioni con il mondo esterno e con gli altri che caratterizza la sua esistenza. Husserl evidenzia come la v. del m. può anche essere sovraindividuale o intersoggettiva, nel senso che essa può costituirsi attraverso un accordo più o meno consapevole e voluto di un numero variabile di persone (dalla semplice coppia all'intero genere umano) dal momento che l'intenzionalità della coscienza, e quindi la capacità di dare un senso al mondo, può caratterizzare anche l'intersoggettività.