Test
Test
Definito anche reattivo mentale è un metodo scientifico impiegato per la misurazione obiettiva e standardizzata di uno o pi ù aspetti psicologici. È con la pubblicazione nel 1980 del volume di Cattell Mental Tests and their Measurement che il termine t. entra per la prima volta nel linguaggio della psicologia. Ma la prima utilizzazione di questionari di valutazione risale al 1884 ed è dovuta all'inglese Galton. Il primo t. di intelligenza della storia risale invece al 1905; è la cosiddetta scala Binet-Simon, che rimane il prototipo di tutti i moderni t. di intelligenza. Un t. mentale deve innanzitutto avere buona attendibilit à, ovvero una uniformit à di punteggi ottenuti dallo stesso individuo se sottoposto pi ù volte al medesimo t. Ma la pi ù importante caratteristica di un t. è la validit à, ovvero l'esattezza con cui misura ci ò che si propone di misurare. Oltre ai suddetti requisiti un t. deve avere la qualit à di essere sensibile, ovvero possedere la capacit à di rilevare anche le pi ù piccole differenze tra soggetto e soggetto.
Tipi di test
Le valutazioni che i t. si propongono possono riguardare funzioni mentali differenti quali l'intelligenza, il linguaggio, le abilit à prassiche e le caratteristiche emotive di un soggetto. In relazione all'area da valutare i reattivi mentali vengono generalmente classificati in reattivi di livello e reattivi proiettivi. I primi vengono utilizzati per valutare le capacit à intellettive, ma anche per valutare l'efficienza di determinate abilit à prestazionali e includono anche le scale di sviluppo psicomotorio. Nella categoria dei reattivi di livello si collocano: la scala Stanford-Binet, le prima scala utilizzata per la misurazione del quoziente intellettivo; le scale della serie Wechler, che includono prove di diverso tipo che valutano i vari aspetti dell'intelligenza; la scala di sviluppo psicomotorio di Brunet e L èzine che viene impiegata per misurare il livello di sviluppo del comportamento del bambino dal primo al trentesimo mese di vita. I reattivi proiettivi o di personalit à si sono fatti strada in ambito clinico in seguito all'acquisizione del concetto di proiezione, mutuato dalla psicoanalisi, con il quale si indica la tendenza di ogni individuo ad organizzare qualunque esperienza non strutturata sulla base della propria personalit à profonda, rivelando cos ì i propri bisogni, conflitti e le motivazioni del suo comportamento. Le tecniche proiettive utilizzano un modo molto complesso di approccio alla personalit à, per cui la tecnica di applicazione richiede una preparazione molto approfondita. Far i principali t. proiettivi si annoverano: il test di Rorschach, proposto nel 1921 dallo psichiatra svizzero Rorschach, è tuttora il pi ù completo fra i t. di personalit à. Il materiale del t. è composto da 10 tavole che raffigurano macchie, alcune nere, altre colorate. Al soggetto viene chiesto di attribuire significato al contenuto di ciascuna tavola. I risultati ricavati forniscono indicazioni sulla sfera affettiva, cognitiva e sociale del soggetto in esame; il Thematic Apperception Test (TAT) fu messo a punto nel 1935 da Murray e rappresenta uno degli strumenti fondamentali per la valutazone clinica della personalit à. È composto da 21 tavole raffiguranti scene di situazioni impersonali incomplete e ambigue che spetta al soggetto in esame interpretare. Pu ò definirsi complementare a quello di Rorschach, in quanto fornisce informazioni di tipo psocodinamico soprattutto sulle problematiche di interrelazione.