Somatizzazione
Somatizzazione
Il termine viene utilizzato per indicare disturbi somatici non interpretabili con meccanismi fisiopatologici conosciuti. Poich é l'introduzione del termine è posteriore a quello di conversione, la distinzione con la conversione e il disturbo psicosomatico non è sempre chiara. La s. sarebbe da ricondurre all'incapacit à di elaborare psicologicamente una conflittualit à o di proiettare le connesse reazioni emotive nel sistema della vita di relazione; le emozioni sarebbero cos ì canalizzate sugli organi viscerali, attraverso l'attivazione dei meccanismi neurovegetativi ed endocrini. Il sintomo fisico è privo della valenza simbolica che avrebbe, invece, un sintomo conversivo. La rispondenza ad alcuni criteri permette di classificare il paziente che somatizza nel disturbo da s. Poich é attraverso la s. l'emotivit à non verrebbe tuttavia scaricata n é la tensione conflittuale ridotta, la stimolazione vegetativa viscerale pu ò persistere conducendo alle modificazioni funzionali e anatomiche che si riscontrano in malattie definite psicorganiche. Il primo a separare il sintomo di conversione dalla nevrosi vegetativa, intesa come reazione fisiologica dagli organi vegetativi a stati emozionali, fu Alexander e, per lo meno dal punto di vista psicodinamico, la distinzione resta tuttora valida. Alexander faceva riferimento alla concatenazione emozionale dipendenza-frustrazione-ostilit à che si accompagna a una specifica sindrome neurovegetativa, simpatica o parasimpatica. L'organo in cui ha luogo la s. del conflitto sarebbe correlata alla vulnerabilit à dell'organo funzionale. Il candidato a questi disturbi presenterebbe un'insufficienza dei processi di mentalizzazione con estrema povert à della vita fantasmatica. Il pensiero si presenterebbe come operativo, pragmatico, aderente alla realt à concreta e incapace di operazioni di fantasia. I conflitti non vengono vissuti coscientemente, n é elaborati e tendono pertanto a materializzarsi. Le acquisizioni nel campo della neurofisiologia e della neuroendocrinologia hanno permesso di individuare strutture encefaliche (ipotalamo, sistema limbico, sostanza reticolare, corteccia orbito-fronto-temporale) coinvolte nell'elaborazione delle esperienze emotive e nella loro ripercussione a livello somatico. Fattori psico-socio-culturali e ambientali sono stati chiamati in causa, come processi imitativi e identificatori nei confronti di comportamenti di familiari malati, o come la persistenza di modalit à primitive di funzionamento preverbale. Il tipo di s. pu ò variare a seconda delle culture.