Silenzio
Silenzio
Il termine ha un significato tecnico e uno speculativo. Nella prima accezione il s. è la condizione della parola che, senza l'intervallo del s., non potrebbe enunciarsi nel suo suono e nel suo significato; nella seconda accezione dice l'inesprimibile al di l à che pu ò essere detto e descritto. In ambito fenomenologico Rovatti vede nel s. il contraltare del soggetto che nominando tutte le cose, le ha sottratte alla loro oscillazione di senso per produrle in quell'unico significato inscritto nel nome assegnato. In ambito ermeneutico invece, Vitiello individua nel s. il luogo in cui la filosofia pu ò dischiudere l'orizzonte della domanda, cos ì facendo la filosofia testimonia la mortalit à della parola, in quanto se non c' è parola-risposta, non c' è parola definitiva: la risposta è sempre definitiva. Infine in ambito religioso il s. esprime, sul piano rituale, l'estensione da ogni parola profanatrice, sul piano ascetico la tranquillit à dei sensi e delle facolt à spirituali, mentre sul piano propriamente mistico il momento supremo del vissuto religioso.