Psicologia nell’arte

Psicologia nell'arte
La p. nell'a. pone attenzione all'analisi delle produzioni e delle personalità artistiche indagando un fenomeno di per sé molto complesso come quello artistico. La p. nell'a. si muove tra aree di ricerca e di competenza diverse, avvalendosi di contributi provenienti da differenti ambiti teorici. Le sue origini vanno rintracciate in un clima positivistico che ha favorito l'incontro tra arte e scienza attraverso il ricorso a metodi sperimentali, fino a trasformare l'atto artistico in una serie di leggi scientifiche. Le principali interpretazioni sono quelle psicoanalitica e gestaltista. La prima, che cerca una mediazione tra l'aspetto filosofico e quello scientifico, riconosce all'inconscio la capacità di scegliere il linguaggio attraverso il quale l'opera d'arte, riconducibile alla realtà delle strutture formali, potrà comunicare. Gli autori della Gestalttheorie, o psicologia della forma, pongono la loro attenzione sui segni grafici, sui differenti modi del loro comporsi e sulla loro capacità espressiva fino a stabilire delle vere e proprie leggi della percezione. L'interpretazione gestaltista è, dunque, un riferimento importante per la p. dell'a. poiché individua i processi mentali, cognitivi e affettivi presenti sia nella fase progettuale sia in quella del godimento dell'opera d'arte.