Psicologia medica

Psicologia medica
Ambito della psicologia applicata correlata alle problematiche mediche e inerente alle conoscenze psicologiche che ciascun medico dovrebbe possedere e utilizzare nella sua relazione con i pazienti. La p.m. si occupa della formazione psicologica del medico, affinché questi acquisisca nel suo rapporto con i malati, non necessariamente con pazienti psichicamente anormali, la capacità di cogliere le dinamiche che intervengono negli eventi somatici all'interno della malattia piuttosto che nella salute. La p.m. è, dunque, volta a far acquisire ai medici i mezzi di indagine e di intervento psicologico consoni alle situazioni di disturbo emotivo che devono affrontare e a far sì che le loro capacità individuali di relazionarsi vengano utilizzate in modo tecnicamente appropriato. Secondo Balint, molti disturbi fisici vengono sottoposti all'esame del medico prima di aver raggiunto lo stadio di malattia organizzata e presentati come disturbi vaghi, difficilmente inquadrabili in una data categoria diagnostica e, solo successivamente, correlabili con situazioni stressanti vissute dal soggetto. In tal caso, i sintomi occorre siano visti quali risposte psicofisiche a taluni eventi della vita dell'individuo, di cui sono essenzialmente parte alcune figure significative del suo ambiente familiare o lavorativo. Sempre a Balint si deve la creazione di appositi gruppi, volti alla formazione psicologica del personale medico attraverso la comprensione delle dinamiche relazionali. La p.m. prescrive talune cognizioni indispensabili alle figure che la rappresentano: l'operatore deve non solo essere a conoscenza dei metodi terapeutici per poter consigliare un certo trattamento anziché un altro, ma anche comprendere il funzionamento psichico in relazione ai principali meccanismi di difesa, ai processi di interazione, ai problemi di identificazione, alla pressione esercitata dall'angoscia e dai sensi di colpa; il medico deve aver sviluppato una certa consapevolezza delle proprie risposte emotive alle problematiche indotte dalla relazione con i pazienti.