Psicologia applicata

Psicologia applicata
Settore della psicologia che si avvale della sistematica e articolata utilizzazione di teorie e metodi approntati dalle diverse scuole e orientamenti psicologici, per la soluzione di problemi individuali e collettivi, relativi a ogni aspetto della condotta umana. La p.a. mira al controllo e alla modificazione del comportamento in base alle necessità personali e sociali, attraverso la messa in atto delle acquisizioni della ricerca psicologica. Si differenzia della psicologia generale, il cui obiettivo è invece la descrizione e la spiegazione della condotta umana. Le prime applicazioni della psicologia vanno fatte risalire alla fine dell'Ottocento a Ebbinghaus, che conduce delle indagini sul funzionamento della memoria su un campione di studenti, e a Cattell, che fonda la Psychological Corporation, prima organizzazione psicologica statunitense, la cui funzione è sostenere gli interessi della scuola e dell'industria. Nel corso e soprattutto in seguito alla prima guerra mondiale, gli psicologi applicati, che si occupano essenzialmente della selezione militare, crescono enormemente di numero, superando quello degli psicologi puri, dediti cioè alla ricerca. Tra le due guerre anche in Italia viene incentivato lo sviluppo della p.a. o psicotecnica, soprattutto a opera di Gemelli. Attualmente, la p.a. comprende una molteplicità di settori di applicazione, tra i quali, ad esempio, la psicologia differenziale, la psicologia commerciale, la psicologia medica, riconducibili alle vaste aree della psicologia dell'educazione, della psicologia clinica, della psicologia del lavoro e della psicologia forense.