Privazione

Privazione
Mancata soddisfazione di un bisogno ritenuto indispensabile. La p. ha luogo in un arco di tempo limitato, però i suoi effetti possono ripercuotersi, talvolta in modo irreversibile, con conseguenze più o meno rilevanti a seconda di quello che è venuto a mancare. Quando invece la p. è oggetto di una scelta motivata, e quindi volontaria, si parla di rinuncia. La p. viene studiata in alcuni ambiti specifici; in psicologia sperimentale si parla di p. sensoriale, che si verifica con la diminuzione della normale stimolazione sensoriale, uditiva, visiva e tattile con conseguenze reversibili di alterazione del pensiero organizzato, perdita di identità, modificazioni dello schema corporeo e, nei casi più gravi, anche allucinazioni e deliri; in psicologia sociale ci si riferisce alle condizioni di isolamento che influiscono negativamente sull'apprendimento, sullo sviluppo della personalità e sul processo di socializzazione; in psicoanalisi, infine, Freud distingue la frustrazione dalla p., definendo la frustrazione come una pulsione che non può essere soddisfatta, il divieto come l'ordinamento che istituisce questa frustrazione, e la p. come la condizione prodotta dal divieto.