Perversione
Perversione
Comportamento sessuale considerato patologico a causa della scelta oggettuale e/o dello scopo, giudicati atipici rispetto alla norma. Secondo Freud, la disposizione alla p. non è qualcosa di raro e di particolare, bens ì una parte della costituzione detta normale . Freud, inoltre, definisce quella infantile una sessualit à polimorfa, pi ù somigliante a una sessualit à perversa che ad una normale adulta, non sottoposta che alle norme e ai fini di quest'ultima. Durante lo sviluppo libidico, nelle fasi pregenitali, il bambino è definito da Freud come perverso polimorfo latente , ove tale polimorfismo viene progressivamente smussandosi, a mano a mano che si organizza in una sessualit à genitale. Secondo Freud, quindi, gli adulti perversi sono individui in cui la potenzialit à perversa del bambino, anzich é smorzarsi o essere superata da una nuova dimensione pi ù propriamente adulta, viene a essere sviluppata, sino a prendere forma in un comportamento manifesto che nell'adulto si pu ò considerare appunto p. Questa sarebbe perci ò una regressione a una fissazione antecedente della libido. Quindi, al di l à della relazione eterosessuale, espressione del completo sviluppo della libido nella fase genitale, è definito perverso ogni comportamento che si allontana: a) dall'oggetto sessuale, come nel caso della pedofilia e della zooerastia; b) dalla zona del corpo investita da interesse sessuale, se questa non è di per s é deputata a tale attivit à; c) dalla meta sessuale, raggiunta esclusivamente con l'ausilio di condizioni estrinseche, come nel caso del feticismo, dell'esibizionismo, del travestitismo, del sadomasochismo e del voyeurismo. Secondo Freud gli psiconevrotici sono persone dalle tendenze perverse fortemente marcate, ma rimosse e rese inconsce nel corso dello sviluppo; le loro fantasie inconsce presentano, pertanto, lo stesso contenuto delle azioni autentiche dei perversi. La costituzione sessuale in cui sono incorporati i fattori ereditari, agisce nel nevrotico insieme alle influenze accidentali della vita che turbano lo svolgimento della sessualit à normale. Pur continuando a opporre le p. alle nevrosi in base alla mancanza del meccanismo della rimozione, nei suoi ultimi lavori Freud introduce l'intervento di altre modalit à difensive, quali il diniego della realt à, la scissione dell'Io etc. Fairbairn ritiene, invece, che non è l'atteggiamento libidico che provoca le relazioni, ma viceversa: è perci ò il tipo di rapporto che il bambino sviluppa maggiormente a determinare le sue relazioni da adulto e quindi la sua sessualit à, oltre alla qualit à delle sue relazioni amorose. In questa prospettiva, una sessualit à adulta perversa rappresenta il punto di arrivo di un disadattamento nel corso dello sviluppo relazionale.