Pedagogia

Pedagogia
Termine derivante dal greco paìs (fanciullo) e agoghç (azione del condurre), originariamente indicava la funzione dello schiavo incaricato di accompagnare il fanciullo a scuola e di assisterlo nelle occupazioni del tempo libero. Con Platone acquisì il senso figurato di educazione, mantenuto fino ad oggi. Occorre precisare però che ogni volta che si distingue opportunamente il termine p. da quello di educazione, lo si fa per indicare con pedagogia una qualche forma di riflessione sulla concreta esperienza educativa. La presenza e lo sviluppo di un discorso pedagogico hanno sempre richiesto uno sforzo per la realizzazione di una sorta di coscienza critica sull'esperienza educativa, ovvero di una progressivamente sempre maggiore comprensione di quella particolare esperienza umana. Oggi la p. viene impiegata per la crescita della scienza dell'educazione e in questo senso non si identifica più con la filosofia, in quanto una tale identificazione condurrebbe ad un discorso troppo astratto per avere validità scientifica. La p. contemporanea pone l'attenzione sul soggetto in formazione, spaziando dunque in tutti gli ambiti che caratterizzano tale formazione; quindi, non viene considerata come una scienza unitaria, ma come una molteplicità di branche separate di altre scienze (biologia pedagogica, psicologia pedagogica, sociologia pedagogica etc.). La p. si costituisce secondo tre dimensioni fondamentali, in stretta relazione dinamica: a) la dimensione teoretica, nella quale e per la quale prendono rilevanza discorsi generali come quelli sulla natura dell'uomo, sulle caratteristiche precipue dell'esperienza educativa, sui valori concepiti come mete o fini da realizzare etc.; b) la dimensione scientifica, intesa come apertura alle altre scienze umane, necessaria alla conoscenza e alla determinazione particolare della realtà concreta in cui si opera (individuale, sociale e socioculturale); c) la dimensione tecnica, per la quale la scelta di particolari strumenti e metodi educativi (metodologia pedagogica-didattica) emerga da un'attenta analisi e da un confronto tra i risultati ottenuti secondo le due precedenti dimensioni. La presenza operante di queste tre dimensioni è, dunque, la condizione stessa della scientificità della p.; ma essa consente anche di rivalutare nella sua giusta luce l'aspetto artistico del fatto educativo che ne consegue. La combinazione infatti di quelle dimensioni o istanze, avendo come obiettivo l'attuarsi di interventi formativi concreti non dogmatici ma sempre ripensati e rinnovati, comporta una capacità originale di inventiva e di libera iniziativa che caratterizza qualunque fatto d'arte.