Ombra
Ombra
Concetto junghiano che indica il lato oscuro pi ù riposto e primitivo della personalit à. È la personificazione dei contenuti rimossi, non autorizzati della psiche e in tal senso si contrappone al concetto di persona, come polo inconscio dell'immagine esteriore del soggetto. L'o. è l'insieme di quelle caratteristiche personali che l'individuo vuol celare a s é oltre che agli altri e che, generalmente, proietta su questi ultimi: il soggetto scorge i propri atteggiamenti oscuri, riflessi in colui che sceglie come capro espiatorio. Jung ritiene che l'o. sia caratterizzata da tratti e comportamenti non soltanto negativi e individua nell'Io come nella coscienza collettiva i responsabili dei tentativi di rimuoverla o ignorarla. È sempre l'o., nella sua accezione positiva, a permetterci di mantenere i piedi per terra, a ricordarci la nostra incompletezza e a garantire la presenza dei tratti complementari della nostra personalit à. È importante non confondere il concetto junghiano di o. con quello freudiano di rimosso, in quanto sono rispettivamente correlati al fenomeno di non-consapevolezza e di non-coscienza. Ci ò vuol dire che l'o. rende l'uomo inconsapevole di taluni aspetti di s é e del mondo circostante, che possono per ò emergere se considerati con un po' di onest à : l'o., come anche la Persona, è costitutiva degli aspetti pi ù esteriori dell'individuo e quindi quelli pi ù facilmente accessibili alla coscienza, a differenza delle altre subpersonalit à, connesse con la realt à psichica dell'inconscio collettivo. L'incontro con l'o. spesso coincide con la presa di coscienza del tipo di atteggiamento e di funzione cui si appartiene. Jung attribuisce un'enorme rilevanza al fatto di rendere cosciente l'o., perch é ci ò induce una trasformazione psichica tale da determinare nel soggetto una maggiore consapevolezza, un incremento dell'energia a disposizione dell'Io, oltre a costituire un passo essenziale nel processo di individuazione. L'integrazione dell'o., tuttavia, non pu ò mai avvenire totalmente, tanto che gli analisti junghiani parlano in tal senso di venire a patti con essa.