Mente

Mente
Termine generico che nomina l'insieme delle attività psichiche. Il termine assume importanza con Descartes, che identifica la m. con la res cogitans distinta dal corpo o res extensa. Kant concepisce la m. come l'attività unificante il materiale sintetizzato dalle intuizioni sensibili. Con l'avvento della psicologia scientifica il significato del termine viene affidato a varie scuole di pensiero, tra cui l'elementarismo, secondo cui la m. può essere scomposta nei suoi semplici elementi seguendo il modello offerto dalla scienza chimica; il funzionalismo, che vede la m. come una funzione che consente all'organismo di adattarsi all'ambiente; l'associazionismo, che considera la m. come una combinazione di elementi di ordine sensoriale che si organizzano in base a determinate leggi associative; il comportamentismo, che nega la possibilità di indagare i processi mentali al di fuori della loro versione nella condotta osservabile; il cognitivismo, che fa della m. il centro della soggettività; la psicologia della forma, che vede nella m. la sede dell'organizzazione e della configurazione unitaria dei dati psichici la cui complessità non risulta dalla somma dei singoli elementi; la psicoanalisi, che considera la m. come l'area della coscienza, vista non come sostanza ma come processo comprensibile a partire dai condizionamenti inconsci.